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Quali sono i migliori social network per le aziende e come sceglierli

8 Mag, 2023

Quali sono i migliori social network per aziende? L’importanza dei social network per ogni business, imprese o professionisti, comporta una serie di domande che i responsabili marketing devono porsi.

Ma esiste davvero un social aziendale migliore di un altro in senso assoluto? Scegliere i social network aziendali su cui costruire la presenza è una decisione strategica importante, quello che accade sui social ha un impatto reale sull’andamento di un’impresa, sulla percezione degli stakeholders e sul processo decisionale d’acquisto dei clienti, elementi essenziali che contribuiscono alle performance aziendali.

Partiamo dai numeri: quasi mezzo miliardo di nuovi utenti delle piattaforme social, 1,3 miliardi di anni spesi online, trilioni spesi su siti di e-commerce. Sono i dati raccolti da We are social e Hootsuite nel Digital 2021 Global Overview Report. Gli iscritti ai social, si legge, aumentano progressivamente: a oggi, la popolazione mondiale che utilizza i social supera il 53%. Ogni giorno online ci sono aziende, professionisti, enti e persone che interagiscono, discutono, esprimono preferenze e prendono decisioni su come soddisfare i propri bisogni.

Questo scenario conferma: è il momento per un business di creare una solida presenza online. Non solo: lo deve fare con una strategia digitale mirata. Altrimenti il rischio è che l’uso dei social network per le aziende diventa un banale “sparare nel mucchio” e questo non porta mai a risultati concreti. 

Quali social network esistono? Attualmente si contano circa 250 piattaforme social attive, ognuna con precise caratteristiche e specifici target. La tentazione è, spesso, di essere ovunque, su tutti i canali. Ma ciò, altrettanto spesso, significa dispersione di tempo, risorse e una perdita di focalizzazione sugli obiettivi aziendali. Bisogna effettuare delle scelte.

Approfondiamo, quindi, come scegliere i "migliori" social media e quali social possono essere più efficaci in base alle caratteristiche di un business.

Scegliere i social “migliori”, i fattori da considerare

Quali social network per aziende e professionisti scegliere? Non esiste una risposta univoca, una ricetta valida per tutte le imprese. Scegliere i social per un'azienda è un processo influenzato da diverse variabili, ma l’aspetto comune su cui essere focalizzati è che il social media marketing è parte di una strategia aziendale di marketing e comunicazione più ad ampio respiro che tiene conto dell’intero funzionamento di un business, sia offline sia online.

Inoltre, restando nel campo del marketing online, i social sono solo uno degli strumenti a disposizione e che possono (o meglio, devono) interagire con altri per amplificarne i risultati: esempio interessante è l’integrazione tra blog aziendale e social che crea un circolo virtuoso tra i canali di comunicazione.

Scegliere i migliori social network per le aziende

Analizziamo i fattori più importanti da considerare per scegliere i social network aziendali da usare.

I social network per lavoro: quali obiettivi?

Non ci può essere scelta corretta senza la definizione di una strategia solida con degli obiettivi raggiungibili. Fare social media marketing non può essere motivato semplicemente dall’adagio “lo faccio perché lo fanno tutti”, ma è necessario mettere a fuoco l'obiettivo che si intende raggiungere attraverso una comunicazione mirata. Una volta individuato, si potrà passare all'analisi delle caratteristiche del social, per individuare quale possa essere più idoneo per raggiungere il risultato.

Questi obiettivi possono essere molteplici:

  • Reputazione online
  • Brand awareness e brand loyalty
  • Product awareness
  • Lead generation
  • Engagement
  • Portare traffico ad un sito web o e-commerce
  • Lanciare e promuovere un nuovo prodotto o servizio
  • Aumentare il livello di conoscenza dei clienti
  • Vendite
  • Migliorare l’assistenza ai clienti

Il target

Altro elemento da analizzare nella scelta del social network più utile è il target: conoscere bene a chi si intende “parlare”, le sue caratteristiche socio-demografiche, le abitudini, gli interessi e le aspettative permetterà di individuare il miglior social a seconda dell'attività professionale che si svolge. Una domanda da porsi è: dove si trova il mio target? Piattaforme diverse, infatti, riuniscono target differenti. Per non rischiare di restare inascoltati, è opportuno verificare su quale canale si trova l'audience di interesse.

È fondamentale, poi, produrre contenuti sulla base dell’analisi dei destinatari di questi contenuti. In questo, lo strumento delle buyer personas, ossia la raffigurazione umanizzata del cliente ideale, è molto utile.

Nell’analisi del target, una delle domande da porsi, ad esempio, è quanto tempo trascorre la mia buyer persona sui social aziendali?

Come scegliere i social media migliore per l'impresa

I contenuti

Ogni social ha una peculiare caratterizzazione in base alla tipologia di contenuto prevalente. Questo fattore resta legato al paragrafo precedente, in quanto, a seconda del target ideale a cui ci si rivolge, è bene strutturare tipologie di contenuti differenti e di conseguenza utilizzare il/i social che li prediligono.

Possiamo così classificare le principali tipologie di contenuti, ognuna delle quali trova maggiore spazio all’interno di uno o più social:

  • Testi lunghi
  • Testi brevi
  • Elaborati grafici
  • Fotografie
  • Video
  • Infografiche
  • Sondaggi
  • Contest
  • Link a pagine web
  • Audio

Aziende che vogliono sponsorizzare: gli investimenti in Ads

Altro fattore da tenere in conto è il budget a disposizione per la pianificazione degli investimenti in ADS. Negli ultimi anni la copertura organica (non a pagamento) dei contenuti aziendali sta mostrando una flessione, lenta, ma regolare.

L’esempio tipico, in tal senso, è Facebook che ha ridotto la portata organica dei post sulle pagine business, ossia è diminuito il numero degli utenti che seguono una pagina a cui vengono mostrati, dall’algoritmo, i contenuti pubblicati.

Brian Boland, Product Marketing in Facebook, spiega queste variazioni dell’organic reach

Questo nuovo approccio non mette a rischio la comunicazione social delle aziende, ma, spesso, diventa necessario pianificare degli investimenti pubblicitari per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

A seconda del social che si prende in considerazione, il budget da allocare può essere più o meno consistente per “pubblicizzare” l’azienda.

Quali social network migliori? Ecco una rapida analisi

Alla luce dell’analisi dei fattori delineati, quali social scegliere per dar leva alla propria strategia di content marketing? Analizziamo le caratteristiche dei social network più utilizzati in Italia.

Quali sono i social network migliori per le aziende

Youtube

Youtube è il social network più utilizzato in Italia, il secondo al mondo con 2,3 miliardi di utenti. É esclusivamente focalizzato sui contenuti video e si presta benissimo alla diffusione di video tutorial e contenuti dimostrativi.

Ad esempio, questi permettono alle imprese di migliorare la conoscenza nel pubblico dei propri prodotti o servizi abbattendo quella barriera iniziale che può crearsi tra prospect e azienda in fase decisionale d’acquisto, quando un prodotto o servizio ha forti caratteristiche innovative o necessita di competenze tecniche per l’utilizzo.

Altro obiettivo da poter fissare su questa piattaforma è dare assistenza post-vendita aggiuntiva, analizzando e rispondendo a priori alle domande frequenti che in genere gravano sul reparto customer care.

Facebook: il miglior social network per le aziende?

Facebook resta ancora il "king": è quasi impossibile ignorare il social network creato da Zuckerberg per i numeri e gli strumenti che offre. Su Facebook non esiste una standardizzazione di tipologia di contenuti (funzionano foto, video e testi) e target: è il social generalista per antonomasia con i suoi 2 miliardi e 700milioni di utenti attivi ogni mese.

Il vantaggio reale per ogni business è che la piattaforma prevede una moltitudine di strumenti di marketing da utilizzare a seconda degli obiettivi prefissati e, con una strategia ponderata e i giusti contenuti, si può raggiungere esattamente il segmento desiderato.

Instagram

Ormai anch’esso parte della grande famiglia Facebook (con WhatsApp e Messenger), Instagram, però, conserva delle peculiarità. Il core di Instagram è mostrare, non dire. Post, igTV, stories e reel si basano quasi esclusivamente su immagini e video ideali per i business che fanno del visual e del design un punto di forza. L'audience, fino a qualche anno fa molto giovane, ora si sta spostando verso una fascia d'età media più alta. Gli iscritti? Oltre 1,2 miliardi, fai 13 anni e gli over 65.

Linkedin: il social network aziendale per il B2B per eccellenza 

Linkedin presenta caratteristiche differenti rispetto ai social fin qui analizzati, ha un focus ben chiaro in merito al target: è il social del business networking e si concentra quasi esclusivamente sui rapporti B2B. Ha un ruolo chiave nelle strategie di comunicazione digitale del business-to-business, perché il 50% del traffico di questi siti internet proviene proprio da Linkedin. Per sfruttare al massimo le potenzialità è bene sapere come utilizzarlo, ma soprattutto conoscere le 12 best practice (e 1 nuova funzionalità) per far crescere la pagina aziendale su Linkedin.

Linkedin social network per professionisti

Acquisito da Microsoft nel 2016, Linkedin si è imposto nel mondo come il leader dei social professionali e dedicati alla carriera. È il luogo virtuale dove intrattenere relazioni tra aziende e professionisti, migliorare la propria brand awareness e avviare campagne di lead generation tramite la condivisione regolare di contenuti di qualità. Ha costi di advertising superiori rispetto agli altri social. Gli utenti attivi sono oltre 750 milioni.

Twitter

Più restìo all’evoluzione rispetto ad altri social, Twitter conta, comunque, un numero di utenti appassionati al canale molto consistente (quasi 400 milioni di utenti nel mondo). Si caratterizza per l’utilizzo di testi brevi (i tweet) e l’interazione live su contenuti virali del momento, identificati tramite gli hashtag più popolari. Può essere molto utile per la brand awareness e l’assistenza clienti diretta e immediata, stabilendo una relazione diretta con i clienti che difficilmente si riesce ad ottenere sui canali offline. Le figure manageriali trovano in questo social network un canale per affermare la loro influenza, con beneficio anche per l'azienda. Divengono, cioè, Ceo social.

Social media e aziende: un social non esclude l’altro

La scelta del social non dovrà essere necessariamente esclusiva. Talvolta si dimostra strategico essere su più piattaforme, a causa del core business, del target o della tipologia di contenuti. Dunque, la presenza coordinata su vari canali è altrettanto importante e deve rientrare in un’ampia social media strategy. A nulla servirebbe aprire pagine, profili, account e gruppi su una mole importante di social network e lascarli vuoti di contenuti.

La scelta di essere presente su uno o più social network non deve essere casuale, ma espressione della strategia e degli obiettivi di marketing aziendali. Per non commettere errori che potrebbero non portare all’obiettivo o comunque disattendere le aspettative. L’errore più comune? Pubblicare lo stesso contenuto su tutti i social, senza considerare le caratteristiche del canale e del suo pubblico.

Ecco perché alla base del piano deve esserci una content strategy finalizzata a scegliere quale social possa essere più idoneo alle esigenze del proprio business e quali contenuti possano essere più efficaci nel comunicarlo.

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Scritto da Elisa Riva

Esperta di comunicazione, sviluppo Content strategy: dalla pianificazione, creazione e distribuzione, fino alla promozione e governance di contenuti di alto valore per l’impresa e le sue audience. Accompagno le aziende nella digitalizzazione della comunicazione attraverso consulenze, formazione e servizi. Con oltre 15 anni di esperienza, laureata in Comunicazione e Nuovi Media, giornalista professionista iscritta all’Ordine di Milano dal 2005, mi occupo anche di Press office.

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