I social media rappresentano uno degli strumenti MarCom più potenti per le imprese: queste immense community sono in grado di offrire visibilità, engagement, lead e, in ultima analisi, crescita del business. Resta fermo il punto che, come per ogni attività di marketing, il loro utilizzo per essere efficace non può essere lasciato al caso. La semplice presenza sui social non garantisce successo; è la strategia che fa la differenza. Per questo, in questa guida ci concentriamo sulla social media strategy per le imprese, spiegando cos’è, perché è indispensabile e come realizzarla, anche con esempi pratici.
Social media strategy: cos’è e a cosa serve
La social media strategy è il documento strutturato che guida e direziona l’attività di comunicazione e marketing delle imprese sui social network, uno dei principali touchpoint tra i brand e il loro pubblico. In questo piano strutturato l’azienda deve definire chi è il proprio target, quali obiettivi vuole raggiungere in questo canale, quali sono le metriche idonee a misurarne il raggiungimento, quali social media scegliere e quali risorse allocare per la gestione organica della community e per gli investimenti pubblicitari. Ogni decisione in tal senso dev’essere giustificata da una base di analisi del settore merceologico e del pubblico da coinvolgere. Senza di essa, i contenuti rischiano di essere disorganizzati, privi di coerenza e incapaci di raggiungere il target giusto. Le aziende che pubblicano senza un piano rischiano di disperdere le proprie risorse, generando scarso impatto e, in alcuni casi, compromettendo la propria immagine. In altre parole, una strategia debole può trasformare un brand in un “turista dei social”, presente ovunque ma senza direzione. Vuoi davvero lasciare campo aperto ai tuoi competitor e rischiare di sprecare investimenti?
Strategia social media: come crearla? Un template da cui partire
Un approccio analitico, invece, garantisce che ogni attività sia realizzata per un preciso motivo e finalizzata a raggiungere obiettivi concreti e misurabili. Ma come definire la social media strategy per un’impresa? La profondità di questo “libretto delle istruzioni” dipende anche dalla complessità dell’azienda e dal suo core business, per questo non esiste una risposta valida per tutti. In ogni caso, un ottimo esempio da cui partire, è il template di social media strategy proposto da HubSpot, una delle piattaforme all-in-one di marketing, sales e content management più utilizzate al mondo. Si tratta di un esempio molto strutturato, probabilmente adatto a realtà più organizzate e dotate di un ufficio marketing interno. Per tutte le altre, invece, è possibile pensare anche a un documento maggiormente semplificato, prevedendo le sezioni che andiamo a descrivere di seguito con le indicazioni di cosa devono contenere.
1. Caratteristiche del mercato e della concorrenza
Un‘analisi approfondita della concorrenza permette di individuare le strategie vincenti e le opportunità non sfruttate nel settore. Monitorare i contenuti, la frequenza di pubblicazione e l’engagement dei concorrenti può offrire spunti utili per migliorare la propria strategia. L’obiettivo è capire cosa funziona e come differenziarsi, trovando nicchie o canali meno saturi per ottenere un vantaggio competitivo.
2. Buyer personas
Conoscere il proprio pubblico target è cruciale per adattare i contenuti e scegliere le piattaforme giuste. Questo step prevede la creazione delle buyer personas, che rappresentano i profili ideali dei tuoi clienti. Elementi come età, interessi, comportamenti di acquisto e piattaforme preferite sono fondamentali per personalizzare la strategia. Senza una conoscenza dettagliata del target, il rischio è di creare contenuti poco rilevanti o di raggiungere persone non interessate.
3. Obiettivi (S.M.A.R.T.) e KPIs
La metodologia SMART (Specific, Measurable, Attainable, Relevant, Time-bound) è essenziale per garantire che gli obiettivi siano raggiungibili e allineati con le esigenze aziendali. Ad esempio, in una social media strategy per e-commerce, uno di questi potrebbe essere incrementare il traffico al sito web del 25% entro 90 giorni grazie ai referral dai social media. Infatti, seguendo l’acronimo, l’obiettivo sarebbe:
- Specifico: aumentare il traffico del sito
- Misurabile: + 25%
- Raggiungibile: valutando anticipatamente se è realistico in base ai dati passati
- Rilevante: in linea con gli obiettivi di business (aumentare le vendite generate dai social media)
- A Tempo: entro 90 giorni
Insieme agli obiettivi, quindi, bisogna definire anche i parametri giusti per misurarne il raggiungimento: i KPIs (Key Performance Indicators o indicatori chiave delle prestazioni) come il numero di visite al sito web, il numero di iscrizioni alla newsletter o le condivisioni per post.
4. Piattaforme
Non tutti i social media sono adatti a ogni tipo di azienda o settore. La scelta delle piattaforme social deve essere basata sulle caratteristiche del target e sugli obiettivi prefissati. Ad esempio, non puoi non considerare LinkedIn in una social media strategy B2B, mentre Instagram è più adatto per settori in cui il visual è il king come nella moda o nel social media marketing per il turismo. Ogni piattaforma richiede un approccio diverso, sia per il tipo di contenuto che per la frequenza di pubblicazione.
5. Contenuti e piano editoriale
Ed è qui che veniamo al fulcro: una strategia di successo si basa su contenuti di qualità, che devono essere rilevanti, interessanti e utili per il target. I contenuti possono includere post informativi, video, infografiche, sondaggi o dirette, e devono essere ottimizzati per la piattaforma scelta. La pianificazione dei contenuti deve tenere conto della frequenza di pubblicazione e delle esigenze del pubblico, garantendo coerenza e impatto. Lo strumento necessario che può integrato o conseguente alla social media strategy è il PED social (piano editoriale per i social network) dove includere le informazioni di dettaglio come:
- Data e orario di pubblicazione
- Autore copy
- Data di consegna copy
- Autore contenuto multimediale (foto, grafica, video, ecc…)
- Data di consegna graphic
- Obiettivo
- Quale social
- Formato
- Tipologia contenuto
- Topic/rubrica
6. Budgeting
Una strategia social media efficace deve tenere conto anche del budget necessario per gestire sia l’attività organica che le campagne pubblicitarie e allocare risorse in modo intelligente per massimizzarne l’efficacia. La gestione organica della community richiede risorse costanti, sia in termini di tempo che di competenze: i contenuti organici devono essere creati e pubblicati in modo regolare e spesso è necessaria una risorsa dedicata a monitorare i commenti, rispondere ai messaggi e partecipare alle discussioni. Inoltre, per ampliare la portata e ottenere risultati più rapidi, è spesso necessario prevedere un budget per le campagne pubblicitarie sui social media. Strumenti come Meta Ads, LinkedIn Ads e TikTok Ads permettono di targettizzare il pubblico con grande precisione, ma il budget deve essere calibrato in base alla durata della campagna e ai costi per clic (CPC) o per conversione (CPA).
Social media per aziende: davvero vuoi fare tutto da solo?
Come abbiamo visto, dunque, fare social media marketing per l’impresa richiede un approccio pragmatico e analitico, ognuno degli aspetti presi in considerazione ha il suo peso specifico e può determinare la buona riuscita dell’attività. Spesso, però, le risorse interne aziendali non hanno il tempo o le competenze necessarie per gestirli in maniera ottimale. Affidarsi a un’agenzia specializzata in social media marketing può fare la differenza. Hai la possibilità di esternalizzare in toto la gestione dei canali social oppure scegliere di mantenere maggiore controllo formando le risorse interne e aiutare l’azienda a crescere con un approccio guidato e strutturato. Se vuoi dare uno slancio in questa direzione, i professionisti di tooContent possono essere al tuo fianco, parliamone.